Salve a tutti, lavoro nel mondo del noleggio auto e ciò mi consente di provare i più svariati modelli di auto. La mia Grandland My 2022 1.5 D è stata acquisita tramite il servizio di noleggio a lungo termine, e nei 10 mesi (!) di attesa ho avuto a disposizione varie pre-assegnazioni. Nella fattispecie:
Peugeot 3008 GT per 7 mesi, Jeep Compass per 2 mesi, Citroen C5 Aircross per 1 mese.
Stendendo un velo pietoso sulla Compass, che di fatto è una Panda più grande, scomoda, ridicola dal punto di vista tecnologico (sul display i dati sono buttati a casaccio ed ha dei “cicalini” di avviso stile il campanello di casa degli anni 70 troppo invasivi e non settabili), mi focalizzerei sulle differenze con le principali rivali francesi, 3008 e C5 Aircross.
Devo dire che il passaggio dalla C5 Aircross al Grandland è stato molto traumatico: si passa dal guidare un’auto che sembra non poggi le ruote per terra, un vero salotto viaggiante, ad un’auto dall’assetto più sportivo, nella quale si sente tutto. Lo sterzo è molto più rigido, il rumore all’interno dell’abitacolo più presente, sia per quanto riguarda il motore che il treno di rotolamento. Anche le dimensioni dell’abitacolo danno l’impressione di essere molto più piccoli nel Grandland rispetto sia alla C5 che al 3008.
Per quanto attiene al 3008, è molto difficile abbandonare la bellissima sensazione di guida che offre il volantino piccolo e piatto sui lati superiore ed inferiore, e la fantastica visuale del quadro strumenti interamente a vista sopra il volante, una sorta di Head Up Display. Sicuramente questa innovazione è stato un balzo in avanti nel mondo dell’automotive. Anche il 3008, rispetto al Grandland, ha una guida più “soft”. Le luci di ambiente di cui è dotata la 3008, la cura nei particolari e la grande dotazione tecnologica ne fanno sicuramente uno dei SUV di fascia media tra i più belli ed evoluti del mercato.
Il confronto tra questi due modelli francesi ed il Grandland è quindi abbastanza impietoso dal mio punto di vista.
Il Grandland 2022 ha dalla sua sicuramente uno stile dalla forte personalità (ma solo con i cerchi da 18!), ma perde il confronto sotto tutti gli altri punti di vista. Troppe plasticone nel bagagliaio e nell’abitacolo ad esempio. In entrambi i modelli francesi la cura dei particolari è massima, le tasche in plastica degli sportelli sono rivestivi e l’interno del bagagliaio è molto più curato. Anche il bracciolo entrale è tristissimo nel Grandland, piccolo e senza “valore aggiunto”. Nelle auto francesi il bracciolo è molto ampio e refrigerato, quindi utilissimo specie d’estate.
La centralina del Grandland è evidentemente settata in maniera diversa: pur disponendo dello stesso cambio, il motore, anche in modalità Eco, è sempre più su di giri e perché si innesti l’8a marcia bisogna andare in autostrada, su 3008 e C5 la gestione del cambio è molto più efficace, soft ed orientata al confort di guida. Le marce più alte si innestano anche nella guida urbana facendo anche diminuire i consumi.
Dal punto di vista tecnologico poi non c’è proprio paragone; il “detox digitale” decantato da Opel è secondo me solo una scusante per non dover dire “non riusciamo ad arrivare allo stesso livello di Peugeot e Citroen”.
Il mio parere non è quindi molto positivo, avendo avuto l’opportunità di guidare, nel periodo antecedente alla consegna, dei veicoli diversi. Non tornerei sulla C5 solo perché non incontra i miei gusti estetici, ma dal punto di vista della comodità di guida questo veicolo è per me al top. La 3008 è invece ugualmente dotata di molta personalità, se adeguatamente accessoriata e configurata, e quindi secondo il mio personalissimo punto di vista vince su tutti i fronti rispetto al Grandland. Un veicolo di questo tipo andrebbe prodotto con molta più cura dei particolari, ma questa è sempre stata la grande pecca di Opel, salire su una corsa o su un Grandland ti da le medesime emozioni. Troppo spartane.
Peugeot 3008 GT per 7 mesi, Jeep Compass per 2 mesi, Citroen C5 Aircross per 1 mese.
Stendendo un velo pietoso sulla Compass, che di fatto è una Panda più grande, scomoda, ridicola dal punto di vista tecnologico (sul display i dati sono buttati a casaccio ed ha dei “cicalini” di avviso stile il campanello di casa degli anni 70 troppo invasivi e non settabili), mi focalizzerei sulle differenze con le principali rivali francesi, 3008 e C5 Aircross.
Devo dire che il passaggio dalla C5 Aircross al Grandland è stato molto traumatico: si passa dal guidare un’auto che sembra non poggi le ruote per terra, un vero salotto viaggiante, ad un’auto dall’assetto più sportivo, nella quale si sente tutto. Lo sterzo è molto più rigido, il rumore all’interno dell’abitacolo più presente, sia per quanto riguarda il motore che il treno di rotolamento. Anche le dimensioni dell’abitacolo danno l’impressione di essere molto più piccoli nel Grandland rispetto sia alla C5 che al 3008.
Per quanto attiene al 3008, è molto difficile abbandonare la bellissima sensazione di guida che offre il volantino piccolo e piatto sui lati superiore ed inferiore, e la fantastica visuale del quadro strumenti interamente a vista sopra il volante, una sorta di Head Up Display. Sicuramente questa innovazione è stato un balzo in avanti nel mondo dell’automotive. Anche il 3008, rispetto al Grandland, ha una guida più “soft”. Le luci di ambiente di cui è dotata la 3008, la cura nei particolari e la grande dotazione tecnologica ne fanno sicuramente uno dei SUV di fascia media tra i più belli ed evoluti del mercato.
Il confronto tra questi due modelli francesi ed il Grandland è quindi abbastanza impietoso dal mio punto di vista.
Il Grandland 2022 ha dalla sua sicuramente uno stile dalla forte personalità (ma solo con i cerchi da 18!), ma perde il confronto sotto tutti gli altri punti di vista. Troppe plasticone nel bagagliaio e nell’abitacolo ad esempio. In entrambi i modelli francesi la cura dei particolari è massima, le tasche in plastica degli sportelli sono rivestivi e l’interno del bagagliaio è molto più curato. Anche il bracciolo entrale è tristissimo nel Grandland, piccolo e senza “valore aggiunto”. Nelle auto francesi il bracciolo è molto ampio e refrigerato, quindi utilissimo specie d’estate.
La centralina del Grandland è evidentemente settata in maniera diversa: pur disponendo dello stesso cambio, il motore, anche in modalità Eco, è sempre più su di giri e perché si innesti l’8a marcia bisogna andare in autostrada, su 3008 e C5 la gestione del cambio è molto più efficace, soft ed orientata al confort di guida. Le marce più alte si innestano anche nella guida urbana facendo anche diminuire i consumi.
Dal punto di vista tecnologico poi non c’è proprio paragone; il “detox digitale” decantato da Opel è secondo me solo una scusante per non dover dire “non riusciamo ad arrivare allo stesso livello di Peugeot e Citroen”.
Il mio parere non è quindi molto positivo, avendo avuto l’opportunità di guidare, nel periodo antecedente alla consegna, dei veicoli diversi. Non tornerei sulla C5 solo perché non incontra i miei gusti estetici, ma dal punto di vista della comodità di guida questo veicolo è per me al top. La 3008 è invece ugualmente dotata di molta personalità, se adeguatamente accessoriata e configurata, e quindi secondo il mio personalissimo punto di vista vince su tutti i fronti rispetto al Grandland. Un veicolo di questo tipo andrebbe prodotto con molta più cura dei particolari, ma questa è sempre stata la grande pecca di Opel, salire su una corsa o su un Grandland ti da le medesime emozioni. Troppo spartane.